30METRIQUADRI

 

La storia di 30metriquadri

A seguito del workshop didattico del 2013, un gruppo di studenti, ricercatori e docenti ha deciso di continuare a lavorare nel quartiere, a partire da una prospettiva interna e situata. E’ seguito quindi un anno di ricerca “itinerante” durante il quale il gruppo è stato ospitato per le proprie attività da diverse realtà locali del quartiere. 

Nel maggio 2014, Mapping San Siro (attraverso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani ) ha infine ottenuto in comodato d’uso gratuito da Aler Milano (proprietario e gestore del patrimonio del quartiere) un piccolo spazio nel quartiere: un locale ex-commerciale su strada, collocato al piano terra del condominio di via Filippo Abbiati 4. Da quel momento, grazie a un lavoro di autorecupero e all’aiuto volontario di studenti, amici e abitanti, 30metriquadri, chiamato così in ragione delle sue dimensioni, è divenuto sede del gruppo Mapping San Siro (fino ad aprile 2019, con l’apertura del nuovo spazio Off Campus). 

30metriquadri ha voluto essere fin dal principio un luogo aperto e accessibile, una porta sul quartiere e un ponte tra il quartiere e la città, ospitando riunioni, incontri pubblici e presentazioni, workshop e attività didattiche e di ricerca sui temi della città, dell’abitare e dello spazio pubblico. Lo spazio ha ospitato, inoltre, un archivio di materiali di ricerca sul quartiere e di studi urbani (ora trasferito nello spazio Off Campus). 

 

Abitare uno spazio 

La conquista di una sede, attraverso la riattivazione di uno spazio precedentemente inutilizzato, ha segnato un cambiamento importante sia dal punto di vista della metodologia della ricerca sia del valore sociale e civico del progetto. 

In questo senso l’esperienza si è ispirata ad alcuni casi di matrice internazionale, come il Pratt Center a New York o i live projects dell’Università di Sheffield (UK). 

Attraverso 30metriquadri, aperto solitamente due giorni a settimana, il gruppo ha rafforzato la dimensione di immersione nel contesto, passando da una dimensione di osservazione “esterna” a quella “interna” dell’abitare, inteso come la costruzione di relazioni profonde con gli abitanti e con il contesto, capaci di cambiare la prospettiva della ricerca. (Stare nel quartiere)

La presenza e l’investimento sul territorio hanno rafforzato l’interlocuzione con i soggetti locali e extralocali su alcuni temi e questioni urgenti, permettendo al gruppo di diventare un interlocutore riconosciuto a livello locale e di elaborare una conoscenza condivisa sul quartiere. (Costruire reti)

Fare ricerca dall’interno del contesto ha significato dotarsi di strumenti di osservazione e di interazione capaci di combinare una prospettiva “scientifica” ed “esperta” con una dimensione di conoscenza locale, fondamentale per approfondire le reali condizioni di un contesto “opaco” da un punto di vista conoscitivo.  (Fare ricerca)

Nella sua presenza locale, Mapping San Siro ha inoltre sperimentato una dimensione nuova di azione concreta attraverso la promozione di micro-trasformazioni dello spazio e progetti pilota, dando un segnale tangibile di cambiamento al quartiere (visita la sezione Progetti del nostro sito). (Agire per il cambiamento) 

 

30metriquadri come living lab urbano 

Co-ricerca, co-design, co-produzione locale hanno fatto di 30metriquadri un piccolo esperimento di living lab urbano. Quello degli Urban Living Lab è uno dei temi di ricerca su cui attualmente il gruppo è impegnato al fine di indagare il ruolo di spazi di attivazione locale all’interno di processi di rigenerazione urbana. 

 

Per saperne di più sul ruolo dei living lab urbani consulta la  sezione dedicata al progetto SoHoLab o il sito del progetto (in lingua inglese) 

Per approfondire la nostra metodologia di ricerca visita la sezione dedicata 

Per saperne di più sulle strategie di riattivazione degli spazi non residenziali visita la sezione del sito “Riattivare spazi vuoti

 

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