RETI E COMPETENZE LOCALI

 

 

San Siro è un quartiere ricco di risorse sociali. Da un lato, numerose realtà territoriali operano quotidianamente nel quartiere per contrastare i principali problemi e migliorare le condizioni dell’abitare. Si tratta di operatori sociali, attivisti, volontari, ecc. Al tempo stesso, molti abitanti esprimono la necessità di far emergere e valorizzare le proprie competenze, legate anche alle differenti culture presenti in quartiere, nell’orizzonte della costruzione di nuovi percorsi personali e professionali. 

A partire da queste considerazioni, Mapping San Siro ha cercato, fin dal principio delle proprie attività, di contrastare l’immagine di San Siro come quartiere esclusivamente fragile proprio dando valore e riconoscendo le competenze locali, più o meno organizzate, come elementi indispensabili per la conoscenza del territorio e per la promozione di processi di rigenerazione urbana realmente efficaci. Attraverso attività di co-progettazione ed engagement, Mapping San Siro sperimenta dunque un approccio di ascolto, dialogo e coproduzione di nuove conoscenze, saperi e progettualità in stretta collaborazione con gli abitanti e le associazioni che operano nel quartiere.

 

WOMEN FOR INTEGRATION – FROM NEIGHBORHOODS TO EUROPE
(2021- in corso)

 

Il progetto riunisce una rete internazionale di organizzazioni attive in quattro quartieri ad alta concentrazione di popolazione migrante nelle città di Milano, Malmö, Barcellona e Amsterdam, oltre alle università Politecnico di Milano e Università di Malmö. L’obiettivo è di studiare e modellizzare strumenti di intervento a scala di quartiere per l’inclusione sociale e lavorativa di donne di origine straniera.

Le operazioni di ricerca consistono nell’offrire un quadro di riferimento teorico-metodologico per lo sviluppo di un approccio di intervento “place-based”, sensibile alle specificità dei contesti e delle identità migranti presenti in questi territori. La ricerca si propone di sviluppare una riflessione intorno ai fattori territoriali di successo e ostacolo allo sviluppo dei percorsi biografici delle donne straniere associandolo ad un’indagine del ruolo attivo delle reti territoriali nell’innovare le pratiche e strumenti di lavoro sociale territoriale.

Il progetto è finanziato nell’ambito dell Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF), istituito per il periodo 2021-2027.

 

Partner del progetto:

Fondazione Soleterre (capofila), Politecnico di Milano, Associazione Telaio delle Arti, Associazione Piano C, Comune di Milano, Malmö University, Yalla Trappan, Netwerkpro, Fundaciò SURT

 

RETE SANSHEROES

(2016 – in corso)

 

Nata nel novembre 2016 per far fronte in maniera congiunta alla forte stigmatizzazione del quartiere da parte dei media e all’esclusione di San Siro dalle principali politiche dedicate alle periferie, la rete Sansheroes raccoglie la maggior parte delle realtà locali, impegnate, con scopi e ruoli diversi, all’interno del quartiere. 

Sansheroes nasce allo scopo di restituire una conoscenza complessa e radicata di San Siro, utile a costruire visioni condivise di trasformazione del quartiere e a intervenire con maggiore efficacia nelle situazioni più urgenti. 

La rete si costituisce infatti come un insieme di presidi di realtà sociali che conoscono in profondità e monitorano con costanza alcune parti del quartiere e alcuni fenomeni che lo caratterizzano: è insieme osservatorio e presidio locale. 

A partire da una serie di incontri (convocati in prima istanza da Mapping San Siro), la rete ha lavorato alla scrittura condivisa di due documenti “Fotografia del quartiere” e “Istantanee di San Siro” con l’obiettivo di ricomporre il quadro frammentato di conoscenza del quartiere e al tempo stesso proporre e alimentare linee strategiche di intervento, come base solida per la progettazione di politiche. 

Il documento “Istantanee di San Siro” è stato presentato pubblicamente alla città presso la Triennale di Milano il 5 febbraio 2019, alla presenza delle principali istituzioni cittadine, allo scopo di sollecitare queste ultime alla co-progettazione di interventi condivisi per il miglioramento del quartiere. 

Attualmente la rete Sansheroes è impegnata in attività di co-progettazione e implementazione di progetti, di riflessione condivisa su alcune tematiche (lavoro, spazio pubblico e comune, casa e abitare, arte pubblica), di coordinamento territoriale

 

Alla rete Sansheroes aderiscono:

Associazione Alfabeti Onlus, Centro d’Ascolto Caritas Parrocchia Beata Vergine Addolorata in San Siro, Comitato Abitanti San Siro, Comitato di Quartiere San Siro, Commissione Intercultura Istituto, Comprensivo Luigi Cadorna, Cooperativa Sociale Comunità Progetto, Emergency Onlus (Politruck), Associazione Fenice, Cooperativa Sociale Genera Onlus, Associazione Inquilini e Abitanti – AS.I.A. Milano, Associazione Itama Onlus, Associazione La Banda dei Pirati Onlus, Associazione Mamme a Scuola, Mapping San Siro – DAStU Politecnico di Milano, Associazione Punto.it Onlus, Servizio di Custodia Sociale Municipio 7, Associazione di promozione sociale Il Telaio delle Arti, Cooperativa Sociale Tuttinsieme, Cooperativa Sociale Comunità Progetto, Progetto Velo’ce mente, Fondazione Soleterre Onlus, Associazione Zuccheribelli – Spazio Selinunte. 

 

Consulta i documenti prodotti dalla rete: 

“Istantanee di San Siro. Presente e futuro del quartiere” (2019)

“Fotografia del quartiere” (2017)

 

Puoi consultare inoltre: 

 “Voci dalla Triennale” (2019) , report della presentazione pubblica di “Istantanee di San Siro” presso la Triennale di Milano, tenutasi in 5 febbraio 2019 (a cura di Francesco Palmia, tirocinante presso Mapping San Siro)

Maranghi, E. (2019) Il ruolo della conoscenza locale nell’attivazione di comunità di pratiche e di progetto. Il caso della rete Sansheroes (Milano)“, Tracce Urbane, 3(6)

 

Guarda il video della presentazione pubblica in Triennale prodotto da Cooperativa Sociale Tuttinsieme nell’ambito del progetto S-confini 

 

 

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GHE PENSI MI: COMPETENZE E LAVORO

(2017 – 2018)

 

Il progetto Ghe pensi mi è uno dei progetti-pilota del progetto europeo SoHoLab – The Regeneration of Large-Scale Social Housing Estates through LivingLabs.

Obiettivo dell’azione pilota quello di co-progettare azioni, prodotti e servizi per incentivare l’autonomia e il protagonismo delle donne di origine straniera residenti nel quartiere, stimolandone l’inclusione nelle reti sociali locali. 

Da ottobre 2017 a maggio 2018, nello spazio “La stanza dei Sogni” presso la Scuola L. Cadorna, un gruppo di donne del quartiere (circa 20) è stato coinvolto in un percorso di emersione e identificazione delle proprie competenze culturali, artigianali e professionali (mediazione linguistica; cucina; cucito; cura del corpo; cura della casa e babysitting) con l’obiettivo di acquisire consapevolezza delle proprie risorse, potenzialmente spendibili sul mercato del lavoro.

In un secondo momento il gruppo di donne è stato accompagnato alla formulazione di un’offerta di attività e servizi che sono stati “testati”, con la collaborazione delle realtà del quartiere, in occasione di eventi e incontri pubblici o invidualmente. 

Nel giugno 2019 si è svolto un seminario conclusivo del progetto che ha visto la partecipazione di altre realtà e progettualità analoghe, attive nel territorio milanese. 

Gli esiti della progettualità sono stati condivisi con alcuni soggetti territoriali (Comune di Milano – Centro Fleming; Fondazione Soleterre Onlus, attiva in quartiere dal 2019) allo scopo di favorire una fase successiva di reale avvicinamento al mondo del lavoro e all’inclusione lavorativa per le donne coinvolte nel percorso. 

 

DON’T CALL ME STRANGER

(2016 – 2017)

 

Promosso dalla Casa dei Diritti – Comune di Milano e finanziato dall’Ufficio Nazionale Anti-discriminiazioni Razziali (UNAR), il progetto è stato sviluppato tra il 2016 e il 2017 in tre quartieri caratterizzati da alta percentuale di popolazione migrante (via Padova, Giambelino-Lorenteggio e San Siro).

Mapping San Siro ha promosso le attività legate al quartiere San Siro, focalizzando in particolare il proprio intervento sul coinvolgimento attivo di un gruppo di donne di origine straniera, abitanti del quartiere.

Il progetto ha mappato e raccolto desideri e bisogni delle persone coinvolte (circa 20 donne), effettuando una prima ricognizione delle competenze individuali di ciascuna e costruendo contatti con alcune imprese sociali (come l’associazione Cuochi a Colori). Sono stati inoltre organizzati alcuni itinerari multiculturali del quartiere, guidati da alcune delle partecipanti, che hanno avuto occasione di narrare San Siro a partire dal proprio punto di vista. 

Il progetto si è concluso con un seminario e una mostra fotografica e ha apertoinoltre  a diverse prospettive progettuali e relazioni locali poi proseguite attraverso l’implementazione del progetto Ghe pensi mi.

 

Qui puoi trovare il libretto della mostra ed il report del progetto Don’t call me stranger (2015-2016). 

 

Per saperne di più sul tema delle competenze femminili in quartiere ti consigliamo le pubblicazioni: 

Maranghi, E. (2019) “Quale domanda di lavoro? Il caso delle donne di nazionalità egiziana e marocchina nel quartiere San Siro, tra fragilità e desiderio di protagonismo”, in Croce C., Prevete R., Zucca A. (a cura di) Porte girevoli. Milano: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Castelnuovo, I., Maranghi, E. (2018) “Forme dell’abitare femminile migrante. Il quartiere come occasione di capacitazione?”, in Cognetti, F., Padovani, L. Perché ancora i quartieri pubblici. Un laboratorio di politiche per la casa. Milano: Franco Angeli.

 

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