Valorizzazione dell’abitare (Anna Delera)

Valorizzazione dell’abitare (Anna Delera)

Questo contributo è la trascrizione dell’intervento fatto dalla professoressa Anna Delera nel contesto dell’incontro Stadio San Siro: Alimentare il dibattito pubblico, tenutosi il 18 gennaio 2023 presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (Politecnico di Milano).


Vorrei iniziare con il titolo che è stato dato a questo mio intervento.

VALORIZZAZIONE può volere dire:

  • Riconoscere i pregi di un luogo che solitamente non sono considerati

oppure

  • Rendere fruttifero un bene che oggi fruttifero non è.

Il mio ragionamento partirà naturalmente dalla considerazione sul primo significato attribuibile al termine VALORIZZAZIONE: Riconoscere i pregi di un luogo che solitamente non sono considerati e cercare di individuare come attuare il percorso – lungo e complesso – nella direzione della valorizzazione dell’abitare del quartiere ERP di San Siro

Nell’ipotesi che i progetti descritti e ipotizzati fino ad ora siano/possano essere realizzati il mio punto di vista cercherà di trattare il rapporto e le opportunità che tali interventi potrebbero/dovrebbero portare sul/per il quartiere popolare più grande di Milano e presente in zona, deficitario, come tutta l’erp nel nostro paese, di urgenti e importanti interventi, appunto, di VALORIZZAZIONE.

MOSAICO SAN SIRO 

Nel documento Mosaico San Siro elaborato dall’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi in collaborazione con il Centro Studi PIM e AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente Territorio) sono riportati alcuni dati interessanti riferiti agli 8 ambiti di studio/quartieri in cui è stato suddiviso l’eterogeneo  territorio amministrativo del Municipio 7 al quale appartiene anche l’area dello Stadio calcistico di cui stiamo trattando in questo pomeriggio.

Uno di questi ambiti è appunto il quartiere erp di San Siro che vede, all’interno dei temi descritti, ma in qualche caso anche in rapporto alla città intera:

  • la più alta percentuale di giovani (0-18 anni) = 23,2% (media dell’area considerata = 18%)
  • tra le più basse percentuali di over 75 = 8,2% (quasi 1.000 persone di nazionalità prevalentemente italiana) come nell’area tra gli ippodromi e lo stadio
  • un numero elevato di famiglie = 5.762 con 11.094 residenti complessivi;  la percentuale più alta di stranieri (56,2%) di 84 diverse nazionalità; il 9% di nuclei composti da più di 5 componenti e il 60,3% di persone sole (solo nell’area ben più vasta chiamata INTORNO A SAN SIRO (posta a sud del quartiere popolare) il numero di famiglie è superiore = 8.581 con 15.224 residenti ma diminuiscono sensibilmente le famiglie numerose (2,5%) e di poco le persone sole (57,2%) ma aumentano gli over 75 (13,8%)

Gli interventi previsti dallo studio, che comportano importanti trasformazioni, sono tutti prevalentemente concentrati nella parte nord delle vie Rospigliosi e Harar con i progetti sull’area dello Stadio, del Trotto – con 700 nuovi alloggi SOPRATTUTTO in affitto convenzionato – (si parla di 600 euro/mese per un bilocale + negozi, attrezzature sportive, servizi – Hines Italy) CON BUONA PACE DEL NON CONSUMO DI SUOLO, delle Scuderie de Montel con il progetto del Centro Termale; della riqualificazione degli ippodromi.

Per il quartiere ERP si individuano interventi:

  • lungo la Via Paravia – asse di collegamento tra MM Segesta e il futuro parco della Piazza d’Armi ex Caserma di Baggio Santa Barbara (al di là della via Novara) – per mettere in collegamento la riqualificazione della Cascina Case Nuove da parte della Fondazione Terzoluogo per farne uno spazio educativo, biblioteca multimediale pubblica, laboratori per bambini e non con la cascina gestita da Mare Culturale Urbano; interventi su alcuni spazi pubblici in prossimità degli edifici scolastici e su alcuni edifici pubblici dismessi
  • sulla via Aretusa con la rifunzionalizzazione dell’ex Mercato Comunale
  • e sono auspicati interventi di supporto economico alle associazioni esistenti perché si facciano carico di presidiare e gestire al meglio la riqualificazione dello spazio pubblico
  • UN PO’ POCO!!!!!

Poi c’è lo strumento del PINQUA (che in parte interviene sugli stessi oggetti), già approvato e in corso di definizione da parte del Comune, che prevedeva: 15 + 6 milioni per emergenza abitativa (la ristrutturazione della ex sede di Aler in via Newton e altro – progetti parzialmente naufragati); 3 milioni per le parti comuni di alcuni edifici aler; 6 milioni sedi stradali = 30 milioni complessivi!!!! 

Dico PREVEDEVA perché tutto tace su questo fronte! Come gruppo abbiamo lavorato ad indicare alcune strategie d’interventi ma dalla fine di novembre non siamo più riusciti a parlare con i responsabili, ad avere informazioni, a capire come si intende procedere!

E COMUNQUE, NULLA E’ STATO PREVISTO SU UN RIPENSAMENTO DEL QUARTIERE! SULLA NECESSARIA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI, SUL LORO EFFICIENTAMENTO ENERGETICO! Tema ambientale importante! di riqualificazione energetica di un patrimonio pubblico particolarmente deficitario! e di attenzione alla POVERTA’ ENERGETICA degli abitanti che ormai, nella migliore delle ipotesi, devono scegliere se pagare l’affitto o le bollette!!!! 

Non voglio entrare nel merito della drammaticità della precarietà abitativa e dei dati allarmanti sulle famiglie in lista d’attesa nelle graduatorie comunali! Ma, con le ridotte e insufficienti risorse di cui risente ormai da decenni il sistema dell’erp, gli investimenti previsti nelle aree limitrofe al quartiere popolare di San Siro avrebbero dovuto cercare delle ricadute visibili sulla valorizzazione dell’abitare di questa porzione di città!

Le scelte del Comune dovrebbero avere sempre come priorità l’interesse pubblico mentre sembra che chi detta le regole non sia il Comune ma siano piuttosto gli interessi immobiliari e la pratica, ormai diffusa, sia quella di svendere il patrimonio pubblico.

Infatti, nonostante i grandi cambiamenti avvenuti nella città negli ultimi anni – che ne sta sempre più facendo UNA CITTA’ SOLO PER RICCHI -, il tema dei quartieri di edilizia residenziale pubblica continua a essere un argomento mai affrontato se non con interventi sporadici, senza mai una visione complessiva di riqualificazione, anche se proiettata in tempi lunghi, e con investimenti irrisori. Le risorse derivate dai grandi interventi dovrebbero trovare un naturale reinvestimento in quelle realtà PUBBLICHE che necessitano d’interventi.

Per affrontare la questione della VALORIZZAZIONE DELL’ABITARE proverò, per concludere, a elencare alcuni PROBLEMI e alcune POTENZIALITA’ presenti nel quartiere di San Siro ma, in alcuni casi trasferibili anche ad altre realtà

PROBLEMI DEL QUARTIERE ERP. Il quartiere risente di:

  • omogeneità dell’offerta abitativa che ormai determina condizioni di concentrazione delle povertà e delle fragilità
  • assenza di attività ai piani terra – e dunque nessun controllo sociale sulle strade – (gli edifici sono pensati con alloggi già dai piani rialzati che oggi si proteggono verso strada con serrande/grate/inferriate per questioni di sicurezza)
  • isolati anche di grandi dimensioni chiusi in recinti non attraversabili (i civici definiscono strani confini “invalicabili” che in alcuni casi, nei progetti originari, non erano stati previsti)
  • alloggi molto piccoli spesso per questo non più assegnabili (più di 600 alloggi tra sfitti e in manutenzione e circa 700 occupati abusivamente)
  • episodi di delinquenza e violenza che aumentano il senso di insicurezza tra gli abitanti
  • necessità di importanti interventi manutentivi sugli edifici e sullo spazio pubblico MA DA REALIZZARE ALL’INTERNO DI UNA VISIONE STRATEGICA COMPLESSIVA DI LUNGO PERIODO
  • mancanza di dialogo e dunque di definizione di strategie condivise sul futuro del quartiere tra le istituzioni (ALER e Comune) – a questo proposito continua a preoccupare la proposta di Massimo Roy/Gianni Verga che, utilizzando appunto il termine VALORIZZAZIONE DELLE AREE DI EDILIZIA PUBBLICA (ma ovviamente in questo contesto il termine VALORIZZAZIONE è inteso RENDERE FRUTTIFERO UN BENE CHE OGGI NON LO E’) prevede, per San Siro, la progressiva demolizione del quartiere esistente e la sua ricostruzione e densificazione con il coinvolgimento di operatori privati per costruire 1/3 di erp+ers + 1/3 ed. libera + 1/3 servizi-terziario

POTENZIALITA’ DEL QUARTIERE ERP:

  • più di 6.000 alloggi di cui oggi poco meno di 5.000 sono ancora pubblici
  • presenza di contenitori grandi e meno grandi, vuoti, che potrebbero rappresentare occasioni per attivare nuovi servizi 
  • accessibilità elevata per la presenza di diverse linee del trasporto pubblico (M5, M1, Tram)
  • presenza di reti territoriali di base e di un protagonismo sociale diffuso che offrono molti servizi e progettualità oltre ad avere grande conoscenza del quartiere
  • vivacità multiculturale e giovanile
  • possibile disponibilità di attori sociali ed economici a investire sul territorio
  • presenza consolidata del Politecnico con lo spazio di Off Campus
  • alcuni edifici di pregio e rappresentativi di parte della storia architettonica della città

Si tratta complessivamente di un patrimonio storico, edilizio e sociale che meriterebbe una vera VALORIZZAZIONE RICONOSCENDONE I PREGI SOLITAMENTE POCO CONSIDERATI.

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